App Maker, così si realizzano le app senza alcuna programmazione

Sono davvero tantissime le persone che sognano di sviluppare un’applicazione e di avere successo in tutto il mondo. Da notare come sempre di più si mira al settore dell’intrattenimento, con le app dei casino online gratis che, nel corso degli ultimi anni, sono andate davvero alla grande.

Tra i protagonisti principali sulla scena del mondo delle app troviamo senza ombra di dubbio Google, che continua a sfornare nuovi prodotti, come l’indice per calcolare capacità export, e strumenti per poter svolgere qualsiasi tipo di attività. L’ultima novità in ordine di tempo lanciata sul mercato prende il nome di App Maker. Scopriamo da più vicino a cosa serva questa applicazione.

App Maker, la novità di Google

In tanti cercano di progettare un’app, ma in pochi effettivamente ci riescono. Spesso e volentieri il motivo è che mancano le competenze necessarie per poter raggiungere un simile obiettivo. Ecco spiegato il motivo per cui non ci si dovrebbe lasciar scappare l’ultima novità di Google, ovvero App Maker.

Si tratta di un servizio che è stato messo a disposizione solamente da pochi giorni, che offre la possibilità davvero a ogni utente di programmare in modo semplice e rapido. Stiamo facendo riferimento a uno strumento che, a tutti gli effetti, è dedicato al business. Infatti, App Maker è stata lanciata all’interno di G Suite, ovvero il portale di computing cloud che Google ha realizzato appositamente per il mondo del lavoro.

Per un gran numero di aziende, in modo particolare quelle che hanno dimensioni medio-piccole, è necessario mettersi nelle mani di professionisti esterni per quanto riguarda lo sviluppo delle app. DI conseguenza, è chiaro che si deve sostenere una spesa che, nella maggior parte dei casi, non è così contenuta.

Ebbene, dal momento che ormai la nostra quotidianità è legata a doppio filo dalla tecnologia, è abbastanza facile intuire come le app sono senza ombra di dubbio in grado di decretare un trend positivo oppure negativo di un’azienda. App Maker serve proprio a quello. Nel giro di pochissimo tempo c’è la possibilità, con grande semplicità, di sviluppare un’applicazione, a patto però di essere iscritti alla piattaforma G Suite.

Il funzionamento di App Maker

Proviamo a dare uno sguardo da più vicino ad App Maker, cercando di intuire il suo funzionamento. Ebbene, l’obiettivo principale è quello di provare a semplificare un’attività che, di per sé, è certamente molto difficile, ovvero realizzare un’app.

È facile intuire, infatti, come tantissimi utenti non hanno la minima competenza in riferimento all’uso dei linguaggi in codice. Di conseguenza, questo servizio che viene proposto dal colosso di Mountain View, che ha svelato a ottobre 2021 Pixel 6 e Pixel 6 Pro, offre un’interfaccia davvero molto intuitiva, che segue i layout che vengono utilizzati di solito da Google. Ecco che, attraverso tale interfaccia, gli utenti avranno la possibilità di realizzare in men che non si dica le proprie app. Giusto per fare un esempio, gli utenti potranno decidere di inserire o spostare molto rapidamente dei widget.

Tra le principali caratteristiche di App Maker troviamo senza ombra di dubbio anche il fatto di riuscire a integrarsi alla perfezione con tutti gli altri servizi che vengono messi a disposizione da Google. Stiamo facendo riferimento a strumenti come Google Calendar, Google Maps, Google Sites, Google BigQuery, Google Translate, Gmail, Google Drive e così via.

Non solo, dal momento che App Maker è anche in grado di garantire il massimo supporto a linguaggi come HTML, JavaScript, jQuery e CSS. Nello specifico, la funzione in riferimento a jQuery è riservata chiaramente solo a tutti quegli utenti che hanno un certo livello di esperienza alle spalle in questa materia. Interessante anche notare, infine, come i vari dati realizzati da parte degli sviluppatori verranno conservati in un computing cloud differenziato, che è stato ribattezzato Google Drive Tables.